Quando arriva il momento di progettare loghi in modo professionale è fondamentale puntare su un brief creativo, ovvero avere un piano ben preciso e definire degli obiettivi ben precisi.
Purtroppo la realizzazione di un logo partendo da zero non è così semplice come si potrebbe pensare, specie quando non si ha molta esperienza nel settore e gli unici progetti sono stati portati a termine da autodidatta.
In realtà, oltre a conoscere la basi del logo design, bisogna avere ben chiari tutta una serie di concetti tecnici e scoprire qual è il vero scopo della realizzazione. Solo in questa maniera un brand potrà distinguersi dalla concorrenza e diventare immediatamente riconoscibile agli occhi dei consumatori.
Questo tra l’altro è uno dei temi che ho affrontato in modo più specifico nel corso “Logo Designers”, se ti va di provarlo gratuitamente puoi andare qui.
Indice contenuti
Brief creativo per un logo professionale: aspetti generali
A differenza di quello che si possa pensare, un logo non viene mai creato dal nulla e difficilmente sarà il frutto di una mera intuizione. Serve un brief creativo alla base, grazie al quale poter stabilire tutti gli elementi pertinenti del progetto e dare il giusto valore all’azienda, al prodotto o al servizio che bisogna lanciare sul mercato.
Ecco, quindi, che un questionario preliminare sul logo da realizzare si rivela determinante. In buona sostanza prima di mettersi a lavorare sulla parte grafica, occorre porsi una serie di domande allo scopo di raggiungere il miglior risultato possibile e senza troppi intoppi.
Porsi delle domande vuol dire comprendere a fondo il proprio brief di progettazione, così da soddisfare appieno le aspettative del cliente finale. Il consiglio è quindi quello di iniziare a chiacchierare con il proprio committente e di porre dei quesiti mirati.
A prima vista la lista degli interrogativi potrebbe sembrare lunga, ma nei fatti non è così, in quanto aiuta davvero a capire cosa un soggetto desidera e ciò che pretende che venga messo in risalto. Inoltre è un buon sistema per gestire al meglio gli affari e conteggiare in modo preciso la tariffa da applicare al caso specifico.
Brief creativo – Il Questionario
Grazie al seguente questionario da proporre al proprio cliente si potrà apprendere in modo facile come realizzare un logo efficace e di sicuro successo.
Come si chiama l’azienda e da quanto tempo è attiva?
Sembrano domande scontate ma non lo sono affatto. Si tratta di dati di vitale importanza per gettare le basi del brief creativo e iniziare a svilupparlo in modo coerente.
Perché si desidera avere un nuovo logo?
Esistono tante ragioni che spingono ad avere o a rinnovare un determinato logo e conoscerle consente di operare in maniera più proficua, visto che così si potranno constatare le reali intenzioni del committente.
Quali sono i valori del marchio?
Qui bisogna concentrarsi sui reali attributi di un marchio, ovvero sui maggiori punti di forza e su quello che lo rende diverso dalla concorrenza. Non bisogna mai dimenticare che il logo è l’elemento che andrà a influenzare il sito web e che quindi alla fine giocherà un ruolo determinante nelle varie strategie di marketing adottate.
Cosa rappresenta un’azienda?
Questa è una domanda che permette di circoscrivere il raggio d’azione, in quanto consente di definire i beni e/o servizi trattati dal committente. Si tratta di un’azienda di spedizioni? Che produce prodotti per bambini o attiva nel settore della moda? Capire cosa rappresenta l’impresa aiuta a visualizzare un’immagine pertinente da riprodurre e stilizzare in maniera opportuna.
Chi sono i concorrenti?
Porre un quesito sui competitor è un modo per sapere se il cliente vuole o meno superare qualcuno e spiccare sul mercato. Approfondendo la questione si arriva a comprendere cosa distingue l’azienda in cerca di un logo dalle altre che sono già affermate.
Quali sono gli obiettivi aziendali nel breve e lungo periodo?
Questa domanda non è altro che un sistema per poter fare maggiore chiarezza sui progetti dell’azienda e su ciò che si aspetta da ottenere dalle strategie di marketing, di cui il logo è parte integrante.
Da chi è formato il target di destinazione?
Quando il pubblico al quale si rivolge un’azienda è formato da ragazzi giovani con età compresa fra 20 e 30 anni il logo dovrà avere certe caratteristiche, assai diverse rispetto al caso in cui il target sia composto da persone mature. Stabilire chi sono i consumatori è un modo per eliminare elementi grafici non adatti o superflui, quindi per concentrarsi su soluzioni efficaci che possano colpire immediatamente.
Come viene immaginato il logo?
Prima di dar forma a un logo bisogna chiedere al cliente come lo immagina nella sua testa. A tal riguardo è importante invitarlo a compiere una scelta fra le seguenti contrapposizioni:
- maschile / femminile;
- grigio / colorato;
- semplice / elaborato;
- avvicinabile / autorevole;
- classico / stravagante;
- divertente / serio;
- necessità / lusso;
- moderno / tradizionale;
- sportivo / elegante;
- sicuro / estremo.
Come si potrebbe descrivere il logo a un amico?
Farsi spiegare dal proprio committente con quali aggettivi descriverebbe il proprio logo a un amico è un passo decisivo, perché spesso con parole molto semplici si riesce ad arrivare al nocciolo della situazione rapidamente e senza troppe complicazioni.
Quali sono i loghi famosi che piacciono di più?
Effettuare una comparazione fra i loghi più noti a livello internazionale e chiedere al cliente di scegliere quelli che più gli piacciono è un sistema valido per capire le sue preferenze aspettative. Le progettazioni che maggiormente risuonano con lo spirito dell’azienda che si deve promuovere possono rappresentare interessanti spunti di ispirazione.
Brief creativo: perché è meglio proporre un questionario?
Il questionario può svelare tanto su un logo proprio perché consente di racimolare molte informazioni utili che altrimenti non verrebbero a galla quando si passa direttamente alla creazione grafica. In buona sostanza il questionario determina il più delle volte il successo di un lavoro, in quanto consente di entrare nella mente del cliente e di soddisfare appieno le specifiche esigenze.
Attraverso le domande si può quindi entrare in empatia con un’azienda, migliorare la sua comunicazione e aiutarla a coinvolgere i consumatori fino a fidelizzare, ma non solo.
Proponendo i quesiti si determinano in modo chiaro e trasparente gli aspetti che riguardano i costi. Quando il cliente deve fare i conti con budget di spesa limitato potrà essere messo in condizione di stabilire se avviare o meno il progetto in un certo modo o richiedere solo determinati servizi.
In conclusione
Saper progettare i loghi in maniera professionale non vuol dire solo avere dimestichezza con l’uso di specifici software, ma conoscere a monte cosa vuole e si aspetta un cliente.
Capire le intenzioni e conoscere i desideri dell’azienda committente è un aspetto determinante della progettazione, che andrebbe affinato con l’esperienza e appresso con un corso di formazione completo. Bisogna quindi conoscere bene le basi del logo design, unitamente a come effettuare ricerche di mercato, nonché trovare sempre nuove idee da sviluppare per un risultato unico.
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