Hai cercato su Google Come creare un logotipo e sei arrivato a questo articolo? Bene, allora cerchiamo di trovare le risposte a tutte le domande che riguardano questa straordinaria tipologia di logo.
Nell’era del marketing e della comunicazione, un brand per avere successo deve avere tratti distintivi ben riconoscibili, affinché possa essere facilmente identificato dal target di riferimento. Il logo, di fatto, è l’espressione sintetizzata di un’azienda o di un prodotto, dal punto di vista grafico. Insieme al logotipo, al pittogramma, al marchio è espressione dell’identità di un’azienda. Definiamo, pertanto al volo i seguenti concetti, prima di vedere come creare un logotipo di successo.
Indice contenuti
Che cos’è il logotipo?
Per logotipo si intende un segno grafico di una scritta pronunciabile, di una parola o di un nome, un acronimo. Si tratta, di fatto, della trasposizione grafica del nome, vale a dire della grafica particolare che viene pronunciata. LEGO, FIAT, Disney, Alitalia, Coca-Cola, NASA, Facebook, Skype sono alcuni dei logotipi che hanno fatto la storia di marchi di successo. Spesso, lo si tende ad associare al pittogramma o al diagramma. Tuttavia, nei casi indicati, il logo è costituito solo dal logotipo.
Che cos’è il pittogramma?
Per pittogramma si intende il simbolo, l’immagine o il disegno stilizzato con uno o più colori. Si contraddistingue per immediatezza, riconoscibilità e semplicità. La mela morsicata della Apple, il panda del WWF, la conchiglia della Shell, il baffo della Nike sono fulgidi esempi al riguardo.
Differenze tra logotipo e pittogramma
Prima di vedere come creare un logotipo di successo, vediamo la differenza con il pittogramma: se il logotipo è la parte testuale del logo, il pittogramma è il segno grafico.
Finora abbiamo citato esempi di loghi di successo che hanno solo il logotipo o solo il pittogramma. Tuttavia, la combinazione di questi due elementi va per la maggiore in numerosi loghi: MasterCard, McDonald’s, Ikea, Amazon, HP, Adidas, Xbox One, Huawei sono esempi calzanti al riguardo. Brand famosi che utilizzano sia il logotipo sia il pittogramma.
Che cos’è il marchio?
Per marchio si intende il segno grafico che è costituito al tempo stesso dal logo, dal logotipo e dal pittogramma.
Pay-off
Insieme a tutti i suddetti elementi, nella creazione del logo, si può adottare anche un pay-off, vale a dire una frase sintetica volta a rafforzare il messaggio, in piena linea con la filosofia dell’azienda. Il Just do it della Nike, il Think different della Apple, il Dove c’è Barilla c’è casa, il Connecting people di Nokia hanno fatto la storia della pubblicità.
Come creare un logotipo: alcuni consigli di successo
Focalizzandoci sul logotipo, è bene evidenziare che ci sono tutta una serie di accorgimenti utili al caso per ottenere un risultato coi fiocchi. In genere, è sempre il caso di rivolgersi a un professionista del settore che saprà valorizzare al meglio il brand della tua impresa o il marchio del prodotto che ti accingi a presentare sul mercato.
Pertanto, in riferimento a come creare un logotipo, ecco alcune dritte utili.
La via più semplice: il logo viene racchiuso nel logotipo
Come abbiamo detto negli esempi precedenti, una buona parte dei loghi di successo è racchiusa nel logotipo. Il lettering indica l’espressione fonetica. Poi c’è il ricorso al font proprietario che lo rende distinguibile. VISA, Fedex, Uber sono altri esempi a temi.
Il successo di questa categoria di loghi va ricercata nell’origine storica. Tempo addietro, non esisteva infatti il concetto di logo moderno. Molti loghi non erano altro che scritte. Si pensi ad esempio ai principali quotidiani, dove la filosofia è rimasta la stessa. Solo l’avvento della Seconda Rivoluzione Industriale insieme al debutto del design hanno cambiato le carte in tavola: prima, infatti, a essere protagoniste erano le scritte sui giornali, sui manifesti, sui libri e al massimo le insegne dei negozi.
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La scelta del font
In riferimento a come creare un logotipo ben fatto, il font si rivela decisivo. Il motivo? Rende il logo più accattivante e interessante. Originalità e creatività fanno la differenza nel settore: Fontshop, MyFonts e DesignCuts sono esempi di successo, molto poco utilizzati da chi utilizza i programmi di scrittura. Tuttavia, è bene sempre non limitarsi ai font disponibili sul pc, ma estendere i propri orizzonti. Certo, la scelta del font richiede tempo, ma alla fine l’impegno paga e i risultati non tardano ad arrivare.
Infine, sull’aspetto in oggetto, è sempre il caso di utilizzare solo ed esclusivamente un font, onde evitare di creare confusione nel logotipo.
Posizionamento del logotipo: dove collocarlo?
Affinché il logotipo sia meglio riconoscibile, è opportuno chiedersi dove posizionarlo. La domanda è a maggior ragione legittima nel caso dei loghi composti, vale a dire quelli che oltre al logotipo hanno anche il pittogramma. Sapere come bilanciare i due elementi in maniera ottimale dal punto di vista ottico, fa la differenza in termini di risultato.
Ogni caso risulta indipendente dall’altro. Non c’è perciò una risposta assoluta. L’intenzione di dare maggiore risalto al logotipo oppure di mettere in evidenza il pittogramma gioca un ruolo importante. Saper bilanciare il tutto in maniera ottima rientra fra le soluzioni più in voga in rapporto a come creare un logotipo degno di nota.
La gabbia rientra fra le soluzioni maggiormente apprezzate nel momento in cui c’è da posizionare al meglio il logotipo. Una griglia progettata ottimamente e i rapporti dimensionali si confermano un valido connubio al riguardo. Altezza e larghezza del logo composto, infatti, hanno un rapporto preciso. Per concludere, la scelta delle proporzioni determina l’esito finale del bilanciamento fra il logotipo e il pittogramma.
Il posizionamento
Dopo la definizione delle proporzioni, urge valutare il posizionamento del logotipo e del pittogramma nel logo. Il posizionamento centrale del testo regala un colpo d’occhi decisamente migliore rispetto ad altre alternative. Il risultato visivo è migliore. L’impatto visivo appare in genere decisamente gradevole.
L’equilibrio della composizione
Un’occhiata alla composizione è sempre ben accetta. Va data ad esempio molta attenzione alla distanza fra le parti: gli spazi fra un elemento e un altro non devono essere mai casuali. Il loro scopo, a tal proposito, consiste nel far respirare le componenti del logo. Armonia, leggibilità e giudizi complessivi sul logotipo derivano da questi piccoli accorgimenti. Il cerchio che sta all’interno della lettera “o” del logo di Spotify funge da distanza fra logotipo e pittogramma. Ci avevi mai fatto caso? Gli spazi bianchi assicurano il necessario equilibrio visivo.
Conclusioni
Tirando le somme, il perfetto bilanciamento tra il logotipo e il pittogramma rientra tra le attività più delicate per un designer. Tanti, di fatto, i particolari a cui attenersi in relazione a come creare un logotipo memorabile.
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