Che ci piaccia oppure no, la prima domanda che un logo designer si sentirà spesso fare è quanto costa un logo. Molte aziende non comprendono il reale valore che può avere un logo per il loro business e il loro unico pensiero è il prezzo. E allora parliamo di prezzi!
Indice contenuti
Il terrore del preventivo
Un designer al suo primo incarico andrà nel panico quando si troverà di fronte al difficile compito di stilare un preventivo per un progetto di logo design. Le prime domande che si porrà saranno:
“quanto tempo impiegherò?”
“quanto si fanno pagare i miei colleghi grafici?”
“Se chiedo troppo, perderò il cliente?”
“Se chiedo troppo poco, verrò preso sul serio?
Allora, fai un bel respiro e analizziamo tutti i fattori che determineranno quanto costa un logo.
Costo orario o a progetto?
Quando si forniscono quotazioni ai potenziali clienti per la progettazione di un logo, è possibile fornire una tariffa fissa per l’intero progetto o una tariffa oraria moltiplicata per il numero di ore che si prevede di impiegare. Può sembrare una scelta difficile, ma in realtà non è così se ci pensi bene. In primo luogo, mettiti nei panni del cliente. Preferiresti sapere in anticipo quale sarà il costo di un progetto o opteresti per una tariffa oraria in base alla quale il progetto potrebbe richiedere più tempo del previsto e rischiare di accumulare una spesa enorme e imprevista? Quasi tutti i clienti preferirebbero una tariffa fissa.
Paula Scher, nota designer americana nonché autrice di libri sulla brand identity, ha detto: “mi ci sono voluti alcuni secondi per disegnarlo, ma mi ci sono voluti 34 anni per imparare a disegnarlo in pochi secondi”. Se cerchi di quantificare ciò che vali in una cifra oraria, o inviterai il tuo potenziale cliente a andare da un altro designer perché non crede che ne valga la pena, o sottovaluterai inconsapevolmente il tuo talento per concludere un accordo di lavoro. Quindi, la scelta è facile. Offri una tariffa fissa.
Valuta l’entità del tuo cliente
Prima di stabilire quanto costa il logo, devi capire prima di tutto qual è il budget potenziale del tuo cliente. Se è una piccola, media o grande azienda, se è un singolo freelance o un’associazione no profit. Per ognuno di questi si proporrà un diverso tipo di preventivo.
Il freelance e l’associazione no profit saranno molto probabilmente le categorie con il budget più basso e difficilmente potrai proporre un prezzo superiore ai 1000 euro.
Il costo di un logo in base alle fasi di progettazione
Un bravo logo designer saprà che per portare a termine un progetto di logo design bisogna seguire diverse fasi di progettazione:
- Brief con il cliente
- Eventuali viaggi
- Ricerca di mercato
- Mappa mentale
- Scketcing
- Disegno a computer
- Revisioni
- Preparazione dei file
- Creazione di un brand manual
Ognuna di queste fasi comporta tempo e quindi denaro, la buona notizia è che per alcuni dei tuoi clienti non sarà necessario seguire tutte queste fasi, ad esempio per il negozio sotto casa non ti servirà ne fare lunghi viaggi ne tanto meno creare un brand manual. Quest’ultimo non è necessario soprattutto se chi utilizzerà il logo è una singola persona.
Come calcolare il costo di un logo
L’operazione più semplice è quella di partire da un costo orario per calcolare i vari prezzi di progetto di logo design. Questa tariffa servirà solo a te per eseguire i calcoli, al cliente comunicherai solo il costo del progetto.
Generalmente una tariffa oraria standard per un graphic designer potrebbe oscillare tra 30 e 50 euro (anche di più se sei molto apprezzato). Se sei all’inizio potresti considerare una tariffa tra 30 e 35 euro.
Ora calcola i costi per ogni singola fase di progettazione.
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Facciamo un esempio
Sei all’inizio della tua carriera e devi fare due preventivi, uno per un fotografo freelance del tuo paese e uno per un’azienda di 70 dipendenti che opera nel settore petrolifero situata a 20 km da casa tua. Sono preventivi ipotetici, utili per far capire il processo di calcolo. Sentiti libero di modificarli e adattarli alle tue esigenze.
Preventivo logo per il fotografo freelance
– Brief con il cliente: invii un questionario via mail = 0 euro
– Eventuali viaggi: non necessari
– Ricerca di mercato: breve ricerca per capire chi sono i competitor del fotografo e che tipi di logo sono comuni al tipo di attività: 2 ore = 60 euro
– Mappa mentale: Sono una serie di idee, di parole chiave scritte su carta per trovare idee sui concept del logo: 2 ore = 60 euro
– Sketching: disegno su carta di almeno 50 schizzi veloci per trovare l’idea o le idee più convincenti: 4 ore = 120 euro
– Disegno a computer: progettazione di tre concept con un programma di disegno vettoriale: 9 ore = 270 euro
– Revisioni: Con il fotografo hai pattuito tre revisioni solo su uno dei tre concept proposti: 3 ore = 90 euro
– Preparazione dei file raster e vettoriali, versione orizzontale e monocromatica: 1 ora = 30 euro
– Creazione di un brand manual: non necessario
Totale 21 ore = 630 euro
Preventivo azienda con 70 dipendenti
– Brief con il cliente: 2 ore = 60 euro
– Eventuali viaggi: due incontri = 60 euro
– Ricerca di mercato: ricerca per capire chi sono i competitor, il processo produttivo dell’azienda, in cosa l’azienda si differenzia dalla concorrenza, tipi di logo già presenti nel settore: 12 ore = 360 euro
– Mappa mentale: 6 ore = 180 euro
– Sketching: disegno su carta di almeno 200 schizzi veloci per trovare l’idea o le idee più convincenti: 16 ore = 480 euro
– Disegno a computer: progettazione di tre concept con un programma di disegno vettoriale: 9 ore = 270 euro
– Opzione di tre ulteriori concept se i primi tre non dovessero convincere: 9 ore = 270 euro (eventuali)
– Revisioni: hai pattuito tre revisioni solo su uno dei tre concept proposti: 3 ore = 90 euro
– Preparazione dei file raster e vettoriali, versione orizzontale, verticale, negativa e monocromatica: 3 ora = 90 euro
– Creazione di un brand manual: 2 ore = 60 euro
Totale 53/62 ore = 1650/1920 euro
Fattore tempo e fattore bravura
Ok Marco, molto bello il giochino del tempo per costo orario ma se sono agli inizi sarò certamente più lento, quindi costo di più?
Se hai perso tempo perché non ti ricordavi le funzionalità di un software o perché sei più lento nel processo creativo, dovrai considerare e stimare quel tempo come tempo perso per accrescere le tue abilità, non deve essere il cliente a pagare il tuo apprendimento. Con l’esperienza capirai sempre meglio quanto tempo occorrerà per eseguire ogni singolo passaggio del processo creativo di progettazione del logo. Con il tempo e la bravura acquisita sarai più veloce, ti occuperai di più lavori e guadagnerai di più, inoltre, se i clienti aumentano potrai aumentare il costo orario nel tuo calcolo di preventivo.
Ma allora come fanno alcuni a chiedere 50 euro per un logo?
Quante volte ti sei trovato di fronte a “personaggi”, soprattutto sui social, che si propongono di creare un logo per 50 o 100 euro? Come fanno? La risposte possono essere molteplici. Ad esempio non seguono il processo creativo sopracitato e quindi eseguono un lavoro non professionale, sono dipendenti che spendono il loro tempo libero per arrotondare lo stipendio oppure i loghi proposti sono stati presi o copiati da siti di microstock a buon mercato.
Quanto costa un logo? Conclusioni
Con questa guida avrai certamente capito che un progetto di logo design non ha un costo ben definito, quello che ho voluto fare è di fornirti gli strumenti per capire quanto costa un logo.
Ciao io sono dipendente in un’azienda di architetti in cui facciamo anche progettazione grafica e creo personalmente loghi. Ma adesso un conoscente mi ha fatto una proposta personale per progettare un logo! non ho mai avuto esperienze fuori dall ambito lavorativo e non ho neanche partita iva e nn saprei come comportarmi. Come posso gestirla questa cosa? Quanto dovrei chiedere a questa persona che mi ha chiesto di creargli un logo per il suo studio?
Ciao Veronica, se nel tuo studio offrite questo servizio, dovresti gestire il lavoro con lo studio e quindi fare fattura come fareste abitualmente. Primo: per una questione di buona etica verso il tuo datore di lavoro e secondo: perché non avendo partita IVA non potresti lavorare come autonomo. Infine, se non erro, esiste quello che viene chiamato “patto di non concorrenza”, per il quale non è possibile fare concorrenza al proprio datore di lavoro. A presto
Ciao Marco,
Come posso “tutelarmi” che il cliente a fine lavoro mi paghi?
Ciao Alessandro.
Il metodo più efficace per tutelarsi è quello di stipulare un contratto con il tuo cliente.
Dopodiché stabilisci un acconto (io ad esempio chiedo il 50%) e già con questi due accorgimenti sei abbastanza tutelato.
Nel mio corso offro gratuitamente un contratto di esempio da personalizzare ed utilizzare con i clienti.
Ciao Marco, spunti interessanti, visto i molti commenti e visti i tanti anni di lavoro in questo ambiente (più di 15 anni), voglio dare un consiglio a tutti i grafici:
Non svalutate mai il vostro lavoro, fare loghi per 100 euro è ridicolo e non ti paghi nemmeno le spese.
Chiedete il giusto e non fate scendere i prezzi del mercato a cifre irrisorie, partire da cifre ragionevoli e dai due esempi che ha proposto qui Marco.
Se tutti avremo un prezziario simile sarò poi premiata la bravura e qualità del grafico.
In bocca al lupo per il nostro lavoro e che non diventi una sagra a ribasso, ci perderemo tutti.
Ciao! 😀
Grazie Simone per il tuo contributo
Articolo meraviglioso. Chiaro e utile! Ci voleva proprio!
Secondo me pagare tanto non è sempre indice di qualità.
Te lo dico per esperienza. Con la mia azienda mi sono spesso imbattuta in mega studi di prestigio che mi hanno proposto dei prodotti mediocri a prezzi assurdi e invece il grafico che ho assunto in azienda e che era appena uscito dall’università mi ha proposto dei prodotti spettacolari. Dipende dalla persona che ci lavora e dalla sua creatività. Il grafico è un artista e spesso sopravvaluta la sua arte. Consiglio alle aziende di assumerne uno e creare un ufficio grafico/marketing interno, così vi rendete conto di quanto tempo effettivamente ci vuole per fare le cose e a quali costi. Spesse le agenzie esagerano con i prezzi.
Sono d’accordo Laura quando dici che “pagare tanto non è sempre indice di qualità” (alcuni sono più bravi come venditori che come designer) ma è anche vero che la qualità si paga. Se il costo annuo del vostro dipendente è inferiore al costo annuo dei progetti commissionati a terzi, allora avete fatto benissimo ad assumere un grafico.
Complimenti per l’articolo.
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Caspita! La trovo un’analisi seria e puntuali dei vari aspetti della progettazione di un logo, utile sopratutto per chi è all’inizio e vuole farsi un’idea, grazie mille!
Piacere di averti aiutato!
Si ma farsi pagare più di 300 euro per un logo non è facile, la maggior parte della gente scappa quando vede certi costi.. 🙁
Ciao Annarita! La maggior parte dei potenziali clienti cerca spesso (purtroppo) il prezzo più basso ma là fuori ci sono anche quelli in cerca della qualità. Non lasciarti catturare dalle corse al ribasso, all’inizio sarà più difficile per te ma a lungo temine ti ripagherà. In questo modo la tua reputazione sarà quella di una professionista di qualità e attirerai sempre di più l’attenzione dei clienti giusti, quelli che pagano bene! 😉
Ottima analisi!
Grazie Dario!
Ciao Aldo! No, non devi menzionare ogni singolo costo anzi, farlo potrebbe essere controproducente. Potrebbe esserci quel cliente che, alla luce del preventivo, per risparmiare ti chiederà di eliminare alcune fasi a discapito della buona riuscita del progetto e della qualità, assolutamente da evitare.
Non ho capito una cosa, al cliente devo menzionare ogni singolo costo?
Finalmente un articolo dove ci sono cifre reali e la risposta non è “dipende” ahahaha 😉